Donata Eramo
5/5
È stata un'esperienza indimenticabile. ?
E non è retorica. Tutte le parole di questo mondo non potrebbero rendere il senso reale delle emozioni che si provano durante quei due giorni in cui esci dal tuo mondo ed entri in una realtà parallela, fatta di te, di natura e nulla più. I ritmi a cui sei abituato, le priorità della vita che ti dai, le certezze che credi di avere...frantumati nel giro di poche ore.
Ad un tratto è come se dentro di te avvenisse un blackout e ti riconnettessi in quella nuova dimensione. ⛰️️ Tu sei lì e improvvisamente cominci a percepire davvero quello che ti circonda. Ma soprattutto inizi a percepire te stesso, calato in quel contesto...cominci a sentirti come mai prima di allora probabilmente avevi fatto. Il tempo si dilata. I bisogni primordiali (mangiare, bere, dormire...) acquisiscono un significato e una valenza tutta nuova.
La priorità (per me almeno è stata quella) diventa l'accensione di un fuoco e la sua cura per tutta la notte . Un fuoco a farti compagnia, a scaldarti (per quanto a sua volta infreddolito) ma soprattutto l'unica piccola fonte di luce che ti permetta di guardarti un pochino intorno (anche per capire dove prendere altra legna per alimentarlo).
Alle 17 già era buio. Pece.
E poi... le stelle...
La cosa più bella ? La sensazione di armonia , di pace e di quiete : intorno a me ma soprattutto dentro.
La cosa più "brutta"?
Il giorno successivo, spegnere quel fuoco... ?
Io ero con altri due compagni, fino a quel momento sconosciuti. L'intesa è stata immediata e, a differenza degli altri, io ero completamente ignara di ogni cosa... neanche il programma mi ero letta ... è stato tutto una novità . Tutto meraviglioso...
Insomma: in questi due giorni ho "assaggiato" uno spaccato di realtà che ignoravo...e soprattutto in cui ignoravo di sentirmi tanto a mio agio... forse sono totalmente incosciente ?però, davvero, credo che negli ultimi anni sia stata la cosa più bella che io abbia fatto... ?
Anche e soprattutto ritrovarmi di notte, sola (mentre i miei due compagni di avventura riposavano), faccia a faccia con me stessa, connessa con la natura e con tutto quello che mi circondava ritengo sia stato fantastico: ogni tanto staccare la spina e ascoltarci per capire se va davvero tutto bene credo sia necessario. E con un'esperienza del genere vuoi o non vuoi lo fai a prescindere ?
La sicurezza era racchiusa nel fatto di sapere che, semmai avessi avuto necessità, sarebbe bastato usare il fischietto che ci era stato consegnato al mattino per far apparire qualcuno... E quindi davvero sola sapevo di non esserlo.
Istruttori fantastici: non le solite persone che stanno lì e dall'alto del loro sapere ti "istruiscono" su metodi e tecniche per insegnarti a farti magari un giaciglio di tronchi per non prenderti tutta l'umidità che arriva dal terreno... noooo... delle persone da cui ti arriva prima di tutto l'amore e la passione per quello che ti stanno spiegando... e poi da quel racconto intriso di vita e di natura scopri che stai imparando a viverci dentro. A fare un nodo (♀️ il mio punto debole)...ad usare il coltellino (lasciato poi in regalo e guai a chi me lo tocca)...ad usare l'acciarino e farti un'esca per il fuoco?
Insomma... per quanto mi riguarda, senza spoilerare troppo, credo che sia un'esperienza che vale la pena di fare, almeno una volta nella vita. La mia fortuna è stata di trovare le persone giuste che me l'hanno fatta amare.
Nessuna controindicazione che possa venire dall'esterno...mi permetto di ipotizzare che l'unico vero limite potrebbe essere il proprio lato interiore... Lì vuoi o non vuoi ti ritrovi a guardare in faccia te stesso...ma, seppure dovesse esserci un cedimento e riesci a tenere duro... credo che sarà ancora più bello...in fondo nessuna notte sarà mai eterna ?♥️
P.s. ...ci tornerò di sicuro ?❤️