Grotta di San Michele - Valva, Provincia di Salerno

Pierluigi Capotondi

Il percorso seppur ben segnalato non è per tutti il dislivello è assai impegnativo non sempre protetto in quanto la staccionata è crollata l'intero percorso è dotato di pannelli solari in ogni caso avventurarsi su questo percorso in condizioni di scarsa visibilità è sconsigliabile.arrivati in cima la grotta è abbastanza ampia con un altare decorato al centro e 2 grosse vasche per la raccolta delle acque ai lati.Molto particolare la celletta esterna a picco sul dirupo.

ciro avallone

Percorso inizialmente facile ma verso la fine diventa abbastanza difficile e non per tutti specialmente bambini. Indicazioni di google maps ed istruzioni molto scarse, percorso molto lungo poco più di un ora. Non per tutti.

Antonio Meola “Rommel”

Situata sul monte Marzano, domina gli spazi della valle del Sele delimitati dalla catena dei monti Picentini. Immersa nel territorio montano di Valva, è ricco di flora e di fauna.

La Grotta di San Michele è una grotta naturale incastonata nella parte alta della montagna che sovrasta Valva, risale all'anno mille e contiene al suo interno una cappella. La Cappella è dedicata a San Michele e l'8 maggio e il 29 settembre di ogni anno c'è l'ascesa alla grotta da parte degli abitanti del luogo devoti al santo. Il tragitto non è semplicissimo da percorrere, ma la vista che si gode una volta in alto ripaga degli sforzi fatti. Dall'alto si possono scorgere i comuni di Quaglietta, Calabritto e Materdomini. All'interno della grotta, dalle stalattiti gocciola acqua che viene raccolta in due vasche ai lati della cappella. In fondo alla grotta vi è l'altare in muratura che conserva la statua del santo e sulla parete vi sono due finestre laterali. La Grotta è citata in un documento del 1108. Il patriarca Lorenzo Giustiniani la descrive lunga e spaziosa.

Per raggiungerla si può andare in auto per un tratto di strada è cercare un parcheggio sulla strada una volta giunti al sentiero che porta alla grotta, oppure per una sana passeggiata lasciando l'auto in centro a Valva si prosegue a piedi fino al sentiero per un chilometro circa, dopo seguire le insegne, ma soprattutto visto che il sentiero è illuminato per gli avventori notturni seguire le lampade, il sentiero e ben tracciato è mantenuto dal comune di Valva anche se in alcuni tratti manca il passamano ma non è pericoloso, si fa solo fatica visto che sono 1800 metri di salita dove dai 500m si arriva a 950m s.l.m.
Prima di entrare assicurarsi di essere coperti in quanto nella grotta c’è umido e freddo, è un luogo di culto per cui va rispettata come tale.

Hell Raiser

Luogo di un'importanza storica e artistica incommensurabile, non solo localmente.
Questa locazione però - come anche quella del Castrum Olibani, della villa romana (poi chiesa di Santa Maria a corte), del convento di Santa Maria di Costantinopoli, delle ulteriori bellezze storiche e delle innumerevoli bellezze naturalistiche della zona - potrebbe ricevere una gestione decisamente migliore, in un "percorso" che potrebbe comprendere tutte le località di Olevano citate e che meritano una certa attenzione generale.
La grotta, in particolare, è unica nel suo genere, ma prima di inoltrarvi nel percorso (piuttosto faticoso e che si può cominciare o dal santuario "Cannabosto" a Salitto, o dalla centrale idroelettrica di Ariano, passando in entrambi i casi per il bel parco di San Michele) vi consiglio di informarvi e contattare comune o affini per informazioni su apertura, visite ecc.

Chiara Luciani

Gran bella esperienza!

Yoyo Izzo

Metto due stelle perché non mi è piaciuta l'organizzazione... La grotta è chiusa da un cancello e per poterla visitare devi rintracciare uno del posto che ha le chiavi...

Mária Kardos

Szép helyen van, és dicséretes, hogy a hívők, továbbá a Hegybarátok és önkéntesek adományaiból kb. 80 napelemes reflektort helyeztek el tavaly nyáron. Akár este is fel kereshető ez a kegyhely. De útjelzőként is kiválóak a lámpák. Az út eleje könnyű, de a fenti részek már nehezebbek, eléggé fárasztó, de kár kihagyni.

Giuseppe Pipino