Ferb Onlus(riabilitazioni Alzheimer, Parkinson e Neuromotorie) - Cassano d'Adda, Città metropolitana di Milano

Ferb Onlus è un'organizzazione senza scopo di lucro che offre riabilitazione per malattie come Alzheimer, Parkinson e neuromotorie. Si trova a Via Q. di Vona, 43, 20062 Cassano d'Adda MI, Italia, e puoi contattarli al telefono 0363565601.

Questa organizzazione è specializzata in case di cura e offre servizi di riabilitazione personalizzati per i propri pazienti. Il loro sito web, ferbonlus.com, fornisce informazioni dettagliate sui servizi che offrono e su come possono aiutare i propri pazienti.

Il loro edificio è accessibile in sedia a rotelle, il che significa che è facile per chiunque accedere ai loro servizi. Inoltre, offrono parcheggio accessibile in sedia a rotelle, il che rende ancora più conveniente visitarli.

Al momento, Ferb Onlus ha ricevuto 17 recensioni su Google My Business, con una media delle opinioni di 2.9/5. Questa valutazione può fornire una prospettiva preziosa per chiunque stia considerando di utilizzare i loro servizi.

Recensioni di Ferb Onlus(riabilitazioni Alzheimer, Parkinson e Neuromotorie)

Rosella Facelli

1/5

Mia mamma affetta da Parkinson, è stata ricoverata nella vostra struttura per riabilitazione è entrata che camminava con il bastone ed è uscita su una sedia a rotelle e con grave depressione.
Pensavo che la vostra struttura la aiutasse a migliorare invece l'esperienza è stata veramente controproducente.
Se ci fosse la possibilità di dare meno di una stella lo farei.

Matteo Mandaletti

1/5

Se posso dare una mia opinione personale siamo messi proprio male l'indecenza la mancata professionalità del albo dei medici nonostante un giuramento fatto dai medesimi che negano una pesante sedazione a una donna che il giorno prima nonostante tutte le sue patologie era in condizioni buone entra in questo tra virgolette ospedale di riabilitazione ma più che ospedale un porcile..... dopo poche ore appena entrata era entrata in uno stato di quasi coma e nei pochi attimi di lucidità chiedeva suplicando di tornare a casa era sconvolta dalla disumanita percepita....se questa è la sanità che professano è meglio che vanno a spalare letame non ci sono piu parole da dedicare a persone che dovrebbero dare anima e corpo a persone che hanno dato un contributo a questa italia......la vergogna è quasi un comportamento

Gabriella Agosti

1/5

Peggio di Alcatraz,un parente x volta ,mascherina obbligatoria ,tampone ,prima di arrivare qui ,non si può uscire dal reparto neanche x un caffè o acqua fresca,struttura pulita ,ma alcatrz

Valerio Dorotea

1/5

Mia mamma malata di Parkinson è entrata con le sue gambe aiutata con il bastone, è uscita che fa fatica a camminare. Dimessa con un'infezione alle vie urinarie, tra l'altro anche durante la degenza ha avuto un episodio di cistite non riconosciuta dopo 3 giorni di febbre le fanno il primo esame dopo 3 giorni e da lì antibiotici a tutto spiano. Conseguenze...a terra completa fa fatica a riprendere. Faccio notare che ha le piedi gonfi, servono le calza antitrombosi, ma niente adesso mi trovo in pronto soccorso per embolia polmonare.
Doveva uscire la metà di novembre invece ci chiamano e ci mandano a casa dopo una settimana, con 3 settimane d'anticipo e d'improvviso mia mamma rinasce la bombano di farmaci.
Entrata con incontinenza con solo assorbenti adesso pannoloni e con un semiblocco intestinale.
Va bene poco personale ma quando una persona deve andare in bagno anche un'infermiera può provvedere non solo le oss.
E notare che le infermiere/i quando andavamo a trovarla le vedevi con il telefono e se chiedevi qualcosa erano scioccante.
Pensi di fare riabilitazione ed invece porti a casa una persona senza forza e quando hanno bisogno di
fare entrare persone ti mandano al volo a casa. Forse prendono sovvenzioni sul numero di persone che fanno entrare, è vero che siamo solo numeri.
Hanno lasciato mia mamma sempre a letto e sulla sedia a rotelle per ben 40 giorni e poi le fanno fare riabilitazione 2 ore al giorno e poi sempre lì ferma.
E poi ci fanno carezze quando usciamo.
Le persone anche se è per fisioterapia hanno paura.
E poi orari impossibili dalle 16 alle 17 30 , fare almeno fino le 20 di sera perché le persone non possono chiedere permessi per la durata della degenza.
Adesso dopo quell'episodio di infezione alle vie urinarie non riconosciuta e uno svenimento e un innalzamento di pressione massima quasi a 200 , mia mamma è in condizioni
Infarto cuore Infarto polmonare embolia polmonare insufficiente respiratorie e ci stanno dando solo giorni.
Senza parole

Daniela

1/5

Personale nel complesso gentile e disponibile ma purtroppo la mia esperienza è stata comunque negativa. Il mio papà affetto da Parkinson entra con le sue gambe trasportato in macchina ed esce in carrozzina, con ambulanza. Doveva essere una riabilitazione ma alla fine è stato allettato per paura che potesse cadere. A casa, prima di entrare in questa struttura, camminava, seppur a rilento, da solo o con il nostro aiuto. In struttura era sempre a letto o in carrozzina. Da allora, a letto, ha iniziato ad assumere la posizione fetale e a non camminare più per niente, non è stato più in grado nemmeno di stare in piedi appoggiandosi a qualcosa o qualcuno. Capisco che questa malattia sia degenerativa ma ritengo anche che l'allenamento e l'attività aiutino a rallentarne la progressione..il fatto che non potesse camminare per una questione di responsabilità della struttura lo trovo davvero inaccettabile: piuttosto occorrerebbe mettere più personale per seguire i pazienti che necessitano di più assistenza..una passeggiata con un supporto e una persona accanto per controllarlo avrebbero sicuramente aiutato mio papà a non arrivare a quello stadio così in fretta.
Altro aspetto negativo erano gli orari (solo 45 mins di visita al giorno) e l'intransigenza in caso di ritardo (nemmeno a causa di un incidente stradale un giorno è stato possibile entrare oltre l'orario stabilito!).
Spero che questa recensione possa aiutare altri malati come il mio papà e che la struttura possa capire i propri punti deboli e sistemarli per il bene dei pazienti e dei loro cari che soffrono ogni giorno nel vederli in tali condizioni.

Vito Manzari

4/5

Operato di coaxatrosi tutto sommato bene molto bravi i fisioterapisti, l unica pecca è che mi sentivo come se fossi in un carcere perché non si poteva uscire neanche x prendere un caffè giù nel piano dell accettazione. N.B. Covid terminato

Ermanno Carelli

5/5

Sono stato operato di coxoartrosi il 13 di febbraio c.a., dopo una settimana mi hanno ricoverato al FerbOnlus di Cassano d'Adda.
Il mio parere sull'organzzazione è altamente positivo per tutti i settori comprendendo anche la struttura molto moderna ed attrezzata, camere 2 posti letti tecnologici e persino il televisore da 40".
Ringrazio di cuore tutto lo staff
Ermanno Carelli

Lycia Chiodelli

5/5

Non posso che parlare bene del centro FERB. Hanno accolto mamma con amore e attenzione, l'hanno seguita, coccolata e amata. Sono stati sempre disponibili e attenti. Abbiamo ricevuto supporto e informazioni con regolarità e sollecitudine.
Un grazie di cuore alla dottoressa Barocco, persona preparata e veramente gentile. Con lei un ringraziamento anche a tutto il personale. Fosse stato possibile avrei lasciato mamma sempre presso di loro.