Fondazione IOM - Viagrande, Città metropolitana di Catania

francesco G.

Ottima struttura moderna e funzionale. Personale accogliente. Eccellenza in Sicilia.

Carmelinda V.

IOM un centro grandissimo immerso nel verde con medici meravigliosi e molto competenti e con personale qualificato e gentile.

Alba T.

Mi duole il cuore scrivere una recensione negativa nei confronti di quello che è stato un centro oncologico che ha prolungato, e nel migliore dei modi la vita di mio papà, 84 anni inoperabile, con la chemioterapia alternativa, la chemioterapia biologica che lo ha aiutato ad avere meno dolore e a proseguire normalmente le sue attività quotidiane . Questo però fino a quando non non è arrivato il Covid che ha interrotto tutto, sospeso tutto, costringendo mio padre ad interrompere la chemio che per lui era un salvavita. Infatti, non ritenuto un paziente oncologico grave perché dalle varie TAC effettuate nel corso dei mesi si vedeva che comunque il tumore non era andato avanti e si era bloccato e non ritenuto quindi un paziente oncologico grave, gli è stata sospesa la terapia per più di 60 giorni, è questa ,in realtà, può essere stata la causa del precipitare di tutta la situazione visto che ha iniziato il tumore a prendere di nuovo il sopravvento e a camminare nella mandibola e quindi mio padre in quel periodo di quarantena ha iniziato a stare male a scoraggiarsi e a non mangiare più debilitandosi tantissimo e dopo aver effettuato numerose telefonate allo iom e finalmente aver ottenuto un appuntamento siamo andati a Catania per fare una un'altra seduta di chemioterapia o eventualmente un ricovero per riabilitarlo E così è stato , ma il tutto è durato meno di 24 ore perché mio papà essendosi visto da solo si è sentito abbandonato dalla famiglia e quindi ci hanno telefonato per venirlo a riprendere dato che diventava ingestibile la situazione con lui che rifiutava anche di fare le flebo .
Però mi chiedo il perché sia riuscito addirittura a scappare e in un centro del genere una persona che comunque non riesce a camminare bene non è stato visto da nessuno ed addirittura è riuscito ad uscire fuori dalla struttura ed inoltre mi chiedo perché non sia stato aiutato, non dico costretto, ma aiutato a spogliarsi durante la notte e mettere il pigiama che io gli avevo preparato. Queste sono delle grosse perplessità e la conclusione di tutto è stata quella di non voler più avere a che fare con questo paziente, cosa che poi ci hanno mandato per iscritto via mail dopo un bel po' di giorni dicendo che appunto il primario non poteva più continuare la chemio su mio padre perché la sua capacità cognitiva non lo permetteva, quindi i malati di Alzheimer o i malati di demenza senile se sono ammalati di tumore possono morire. Comunque tutto questo ha portato alla catastrofe perché giustamente mio padre non sta più continuando una terapia e siamo alla ricerca di chi ci aiuta e almeno a non fare sentire tutto questo dolore che e' straziante sia per lui che per noi familiari. Ripeto sono molto dispiaciuta perché per me era un centro di eccellenza però credo che dal punto di vista umano non lo sia proprio per niente, mio padre è stato abbandonato, noi siamo stati abbandonati.

Giorgio V.

Mi sono trovato bene con persone competenti

biagio S.

Raffaele Z.

Antonino P.

gesualdo N.